Un gruppo globale nato in Italia, specializzato nella fornitura di messaggistica mobile per banche e aziende di tutte le dimensioni, Kaleyra è vicino alla quotazione a Wall Street entro la seconda metà dell’anno e la trasformazione in public company. 230 persone lavorano nei suoi uffici distribuiti in tutto il mondo: India, Emirati Arabi, Svizzera, Stati Uniti (New York City e Washington Dc) e in Italia, a Milano, dove hanno voluto creare un ambiente che riflettesse i valori aziendali e che desse l’opportunità di collaborare al massimo delle capacità.
Kaleyra è un progetto ZOOM
Kaleyra per la nuova sede Milanese ha scelto un ambiente aperto e senza ostacoli, per valorizzare la diversità e aumentare il senso di appartenenza. Con la crescita aziendale e il conseguente aumento della complessità si è cercato di ricreare un contesto familiare, una “casa”, dove fossero diversificati spazi e strumenti per svolgere il proprio lavoro in modo produttivo, con aree relax e spazi conviviali istituzionalizzati, nella convinzione che chi vive bene in azienda è messo nelle condizioni di poter dare il meglio.
Kaleyra ha puntato sulla valorizzazione delle diversità e al contempo alla creazione di un forte senso di appartenenza con elementi di arredo e tecnologia ricorrenti e riconoscibili nelle varie sedi internazionali.
Una delle esigenze fondamentali per questo progetto era il superamento delle barriere linguistiche e geografiche dovute alla molteplicità delle sedi, semplificando la comunicazione e permettendo inoltre un risparmio sulle trasferte di lavoro.
Per integrare le diverse anime aziendali e ottimizzare la collaborazioni tra più sedi nel mondo, Kaleyra ha scelto sistemi di videoconferenza efficaci, nello specifico Zoom e Zoom Rooms. Intuitivo e multifunzione Zoom permette di sfruttare la collaborazione a distanza al massimo delle sue potenzialità, con rapidi tempi di adattamento e adozione da parte della popolazione aziendale.
La possibilità di registrare le videoconferenze offerta da Zoom, ad esempio, agevola la collaborazione anche tra colleghi che lavorano in smartworking o che non possono essere presenti anche da remoto al meeting, garantendo così la continuità del lavoro e tempi rapidi di reattività.
Filippo Monastra
Chief of Staff